giovedì, maggio 25, 2017

Barbara D’Urso: “Domenica Live è mia”, ma Alfonso Signorini le risponde a tono

 Esplode la tensione tra Alfonso Signorini e Barbara D’Urso. Il direttore di Chi si è infatti scagliato contro la conduttrice all’interno dell’editoriale del numero attualmente in edicola. E tutto per alcune dichiarazioni rilasciate dalla D’Urso durante la puntata di Verissimo in onda lo scorso 20 Maggio. Ospite di Silvia Toffanin, la conduttrice ha infatti voluto dissipare i dubbi circa un presunto avvicendamento alla conduzione di Domenica Live, affermando: “Vorrei rispondere a quegli stolti che ‘Arriva questo, arriva quello’, non è vero niente.Domenica live è mia e lo rimarrà per sempre“. Ma la sicurezza ostentata dalla D’Urso non è per nulla piaciuta a Signorini, che ha deciso di rispondere per le rime alle dichiarazioni della conduttrice. 
 “Non entro nel merito della suprema bravura o della cialtroneria della conduttrice – ha scritto all’interno dell’editoriale – ognuno riguardo alla D’Urso, come su chiunque altro, è libero di pensarla come vuole, e ci mancherebbe. Ma in quel discorso ci sono due concetti che mi inquietano non poco: ‘mia’ e ‘per sempre’“. Ciò che ha infastidito il giornalista, infatti, è stata le decisione con cui la D’Urso ha rivendicato la “proprietà” della trasmissione che ormai conduce da anni: “Vorrei ricordare alla signora D’Urso che la tv non è di nessuno – ha insistito Signorini – che la storia del piccolo schermo e piena di volti che si sono accesi e che si sono spenti nel giro di poco, pochissimo tempo“.
Sì, perché il direttore di Chi ha voluto ricordare alla D’Urso l’assoluta incertezza che avvolge il mestiere dello spettacolo e che per questo è bene non dare per scontata la propria posizione: “Nella mia vita ho conosciuto tante persone talmente convinte della loro eternità che hanno sacrificato l’amore dei figli, l’amore di un compagno, il rispetto della propria dignità in nome del successo e che oggi sono cadute nell’oblio. Come è giusto che sia“, è stata la stoccata del direttore, quasi un nefasto presagio.

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